Con l’ordinanza 16 luglio 2020, a fronte delle eccezioni sollevate dallo studio e rilevato che la banca opposta non ha provveduto a produrre il contratto di apertura del conto corrente – il cui saldo passivo è stato oggetto del ricorso monitorio – né altra successiva documentazione contrattuale rilevante e che il primo estratto conto prodotto in giudizio reca un saldo già passivo per Lire 140.993.336 al 5.1.1996, il Tribunale di Treviso ha disposto l’azzeramento del saldo contenuto nell’indicato estratto conto, nonché concesso CTU tecnico-contabile volta a verificare la sussistenza degli illegittimi addebiti contestati dalla attrice opponente.